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Giulia Costanzi

La mia storia con Teach First è iniziata già nel 2009 in una scuola media vicino a casa, in Sardegna. L’insegnante d’Italiano mi dice “Giulia, non devi passare il tempo con quelli là, o diventerai come loro” riferendosi a un gruppo di ragazzi dal basso rendimento scolastico.  Se già alle elementari dicevo che da grande avrei fatto la maestra, quel giorno capii perché era così importante: ho sempre vissuto la mancanza di passione, dedizione ed empatia dei miei insegnanti nei confronti di noi alunni - soprattutto dei più svantaggiati - come una profonda ingiustizia.

Alcuni anni dopo, girando per le aule del King’s College di Londra dove ho studiato storia, mi imbatto in una conferenza di Teach First UK, dove finalmente scopro un’organizzazione il cui scopo è quello di sconfiggere la diseguaglianza educativa e sociale. 

Teach First, come altri programmi Teach For All, mette al centro della sua attività il fondamentale diritto di ogni bambino ad un’educazione di qualità, riconoscendo il ruolo determinante che un insegnante motivato e ben formato può avere nella vita delle persone. Ho fatto domanda quella stessa settimana e non mi sono più guardata indietro.

Oggi lavoro in una scuola nel centro di Londra dove insegno in una classe quinta elementare. Mi sono trovata a far parte di un team determinato a svolgere la sua missione: offrire una migliore esperienza educativa agli alunni con un programma di studi inclusivo e basato sulle più recenti ricerche nel mondo dell’educazione. Ho imparato molto dai miei colleghi con più esperienza. Ho avuto l’opportunità di contribuire a diversi progetti incentrati sullo sviluppo della lettura e mirati a migliorare la qualità dell’insegnamento.

Le relazioni che ho sviluppato con i miei allievi in questi due anni sono state la cosa più inaspettata e preziosa che mi potesse capitare. Trenta diversi alunni mi hanno insegnato a guardare il mondo da trenta nuove prospettive e a familiarizzare ogni giorno di più con ciascuna di esse. Il risultato è stato scoprire che non mi ero sbagliata: con un approccio empatico e insieme razionale si possono ottenere risultati magnifici da qualsiasi alunno e, soprattutto, fare della scuola un’avventura positiva, quotidiana ed entusiasmante per i ragazzi e gli insegnanti.

 Un percorso che ti carica di ottimismo e ti ripaga con gli interessi del duro impegno che richiede. Ne ho conferma quando mi confronto con gli altri giovani Teach First Ambassador che portano i programmi e i metodi Teach First in giro per il mondo, come nel caso di Teach For Italy. 

È chiaro che anche dalla nostra capacità di capire, comunicare e insegnare dipende un futuro più inclusivo e sostenibile. L’educazione di qualità è una prerogativa di molti, è il 4° dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite da raggiungere per il 2030, e oggi sono felice di avere un modo per aiutare attivamente a raggiungerlo.